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OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino)

L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (O.I.V.) è un’istituzione intergovernativa a carattere scientifico e tecnico operante nel settore della vite e dei prodotti derivati, che, dal 2001, ha sostituito l’Ufficio Internazionale per la Vigna e il Vino, istituito con un accordo firmato il 29 novembre 1924 da Italia, Spagna, Francia, Lussemburgo, Tunisia, Ungheria, Grecia e Portogallo: i paesi fondatori che nel 2024 celebrano in apposito comitato d’onore il primo centenario dell’Organizzazione. L’accordo che ha istituito l’O.I.V. è stato firmato il 3 aprile 2001. Esso prevede l’italiano come lingua ufficiale assieme al francese, all’inglese, al tedesco e allo spagnolo, oltre al russo che si è aggiunto quale sesta lingua ufficiale dal 2021. Il 25 ottobre 2021, nel corso di una riunione straordinaria dell’Assemblea Generale, è stato adottato consensualmente il progetto di decisione relativo all’emendamento dell’accordo di Sede per il suo trasferimento da Parigi a Digione.

L’O.I.V. si compone di 50 Stati membri, non soltanto Paesi produttori di vino, ma anche Paesi consumatori, interessati a conoscere e comprendere quello che avviene nel mondo enologico. L’Italia vanta una posizione di rilievo in seno all’O.I.V., che gli deriva non solo dal fatto di essere Paese fondatore ma anche dalla sua forza sostanziale quale primo produttore ed esportatore vitivinicolo mondiale, riflessa nella contribuzione finanziaria, nel peso specifico dei suoi voti ponderati e, non ultimo, nell’avere proposto e ottenuto a larghissima maggioranza la Sua Presidenza, con l’elezione nel luglio 2021, per un triennio, del Professor Luigi Moio, ordinario alla Federico Secondo di Napoli, enologo e produttore vitivinicolo.

Fra i principali compiti dell’O.I.V. figurano la formulazione di raccomandazioni da applicare negli Stati membri in materia di produzioni e pratiche enologiche, l’assistenza ad altre organizzazioni internazionali intergovernative, l’armonizzazione di norme internazionali e l’elaborazione di nuove.  L’OIV, giunta a 100 anni di attività, ambisce ad esercitare una maggiore influenza e a disporre di una accresciuta rappresentanza nel consesso delle Organizzazioni Internazionali. Lo attestano le crescenti collaborazioni con altre OOII e istituzioni, l’ingresso di nuovi Stati membri (per ultimi l’Ucraina e l’Albania) e Osservatori (lo Stato del Texas e i membri della Wine Origins Alliance), la prolifica attività tecnico-scientifica risultante nell’alto numero di risoluzioni adottate negli ultimi anni.