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OCSE

 

Introduzione

L’OCSE è stata istituita con la Convenzione sull’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, firmata a Parigi il 14 dicembre 1960, e ha sostituito l’OECE, creata nel 1948 per gestire il “Piano Marshall” per la ricostruzione post-bellica dell’economia europea.

L’OCSE ha come obiettivi la promozione di politiche per:

 

  • realizzare più alti livelli di crescita economica sostenibile e di occupazione nei Paesi membri, favorendo gli investimenti e la competitività e mantenendo la stabilità finanziaria;
  • contribuire allo sviluppo dei Paesi non membri;
  • contribuire all’espansione del commercio mondiale su base non discriminatoria in linea con gli obblighi internazionali.

L’OCSE, che ha sede a Parigi, conta attualmente 38 Paesi membri (Australia, Austria, Belgio, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica di Corea, Repubblica Slovacca, Regno Unito, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria). I Paesi in via di adesione all’OCSE sono Argentina Brasile, Bulgaria, Croazia, Perù e Romania, mentre l’Indonesia ha appena presentato la propria domanda. L’Organizzazione inoltre intrattiene rapporti con numerosi Paesi non membri, Organizzazioni Internazionali ed altri soggetti istituzionali internazionali.

L’OCSE è finanziata principalmente dagli Stati membri, attraverso il pagamento di contributi obbligatori al bilancio. Tali contributi sono determinati da una quota di base, pari al 30% del budget, suddivisa equamente tra tutti i membri, e da una quota principale, calcolata sulla base della dimensione relativa del PNL.

Struttura organizzativa

Il Segretario Generale gestisce l’Organizzazione e il bilancio e rappresenta l’Organizzazione. Egli è a capo del Segretariato, nomina e dirige lo staff dell’Organizzazione. Dal 1° giugno 2021 tale incarico è ricoperto dall’australiano Mathias Cormann, succeduto al messicano Angel Gurria. Il Segretariato è articolato in Direzioni Generali, che svolgono il complesso delle attività a supporto degli organi dell’OCSE.

L’organo decisionale dell’OCSE è il Consiglio, che ha il compito di definire le attività direttrici dell’Organizzazione, discutere e decidere sulle principali questioni di policy, adottare decisioni vincolanti e raccomandazioni. Presieduto dal Segretario Generale, il Consiglio è formato dai Rappresentanti Permanenti degli Stati membri e della Commissione europea, decide per consenso e si riunisce generalmente una volta al mese. Una volta all’anno viene convocato a livello ministeriale e, in tale occasione, è presieduto da uno Stato membro. L’Italia, che ha ricoperto la presidenza nel 2010 e la vice-presidenza nel 2009, ha presieduto il Consiglio Ministeriale 2022.

 

Oltre al Consiglio, la struttura organizzativa include:

  • tre Standing Committees: il Comitato Esecutivo (composto dai Vice Rappresentati Permanenti), il Comitato Relazioni Esterne e il Comitato Bilancio;
  • tre Special Bodies istituiti dal Consiglio: Evaluation Committee, Audit Committee e Pension Budget and Reserve Fund Management Board;
  • oltre 300 tra Comitati, cioè organi di primo livello, e organi di secondo livello (Gruppi di lavoro, Gruppi di esperti, task force e forum), che dipendono dai Comitati.

 

Organi speciali (Special Bodies) dell’Organizzazione sono il Centro per lo Sviluppo, l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE-IEA), l’Agenzia per l’Energia Nucleare (NEA) e il Forum Internazionale dei Trasporti (FIT-ITF) per i quali si rinvia alle apposite sezioni di questo sito.

L’OCSE riconosce il prezioso contributo della società civile alla vita pubblica e attribuisce molta importanza al dialogo con le imprese e i lavoratori. A questo fine esistono due organi consultivi, il BIAC (Business at OECD), che rappresenta le imprese, e il TUAC (Trade Union Advisory Committee) che rappresenta le istanze dei lavoratori.

Entità Speciali

Vi sono vari enti esterni all’OCSE il cui Segretariato è ospitato presso l’Organizzazione, che conducono attività in autonomia e/o insieme all’OCSE: il Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale (GAFI/ FATF), il Club del Sahel e dell’Africa Occidentale, la Partnership in Statistics for Development in the 21st Century (PARIS 21) e il Multilateral Organisation Performance Assessment Network (MOPAN).

Centri OCSE

L’OCSE è rappresentata all’estero da quattro Centri situati a Berlino, Città del Messico, Tokyo e Washington e da Uffici con un mandato specifico di relazioni esterne che si trovano a Pechino, Giacarta, New York, Istanbul e Kiev.  All’esterno della sede centrale di Parigi operano poi ben 17  centri di cooperazione tecnica e formazione, 3 dei quali ospitati in Italia, unico stato membro ad avere ben tre uffici esterni dell’OCSE sul proprio territorio: Centro OCSE LEED (Local Economic and Employment Development) di Trento;  Centro OCSE di Formazione sulla Public Governance, presso la sede della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione di Caserta; Accademia OCSE per le indagini sui reati fiscali e finanziari, presso la Scuola di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Ostia.

Si rinvia alle apposite sezioni di questo sito per un approfondimento sui Centri OCSE in Italia.

I Paesi membri

Il 14 dicembre 1960 i seguenti 20 Paesi firmarono la Convenzione istitutiva dell‘OCSE

Austria Lussemburgo
Belgio Norvegia
Canada Paesi Bassi
Danimarca Portogallo
Francia Regno Unito
Germania Spagna
Grecia Stati Uniti
Irlanda Svezia
Islanda Svizzera
Italia Turchia

Da allora, hanno aderito all’OCSE altri 18 Paesi

 

Giappone (28 aprile 1964)

Finlandia (28 gennaio 1969)

Australia (7 giugno 1971)

Nuova Zelanda (29 maggio 1973)

Messico (18 maggio 1994)

Repubblica Ceca (21 dicembre 1995)

Ungheria (7 maggio 1996)

Polonia (22 novembre 1996)

Corea del Sud (12 dicembre 1996)

Repubblica Slovacca (14 dicembre 2000)

Cile (7 maggio 2010)

Slovenia (21 luglio 2010)

Israele (7 settembre 2010)

Estonia (9 dicembre 2010)

Lettonia (1 luglio 2016)

Lituania (5 luglio 2018)

Colombia (28 aprile 2020)

Costa Rica (25 maggio 2021)

 

Il processo di allargamento e la strategia di relazioni esterne

 

Nel 2007, con la “Resolution on Enlargement and Enhanced Engagement”, il Consiglio riunito a livello di Ministri (MCM) decise di aprire le discussioni per l’adesione di Cile, Estonia, Federazione Russa, Israele e Slovenia. La procedura di adesione si è conclusa per Cile (7 maggio 2010), Slovenia (21 luglio 2010), Israele (7 settembre 2010) ed Estonia (9 dicembre 2010). Per quanto riguarda la Federazione Russa, nel marzo 2014 il Consiglio, a seguito della crisi ucraina, decise di rinviare (“postpone for the time being”) le attività relative al processo di adesione. A seguito dell’aggressione della Federazione russa all’Ucraina, nel marzo 2022 il Consiglio ha sospeso la Russia e la Bielorussia dalla partecipazione alle riunioni dei Comitati OCSE cui avevano accesso (https://www.oecd.org/newsroom/statement-from-the-oecd-council-on-further-measures-in-response-to-russia-s-large-scale-aggression-against-ukraine.htm)

 

In occasione della MCM del maggio 2011, che celebrava anche il 50mo Anniversario dell’OCSE, i Paesi membri hanno adottato il c.d. “Vision Statement”, nel quale si manifestava l’auspicio di continuare a espandere l’Organizzazione. Nel maggio 2013 la MCM decise di iniziare i colloqui per l’adesione di Lettonia e Colombia e, nell’aprile 2015, di avviare quelli per l’adesione di Costa Rica e Lituania. La procedura di adesione si è conclusa per la Lettonia (1 luglio 2016), la Lituania (5 luglio 2018), la Colombia (28 aprile 2020) e il Costa Rica (25 maggio 2021). Nell’ottobre 2021, il Consiglio Ministeriale OCSE, presieduto dagli Stati Uniti, ha adottato una nuova “Global Relations Strategy”, che orienta il lavoro dell’OCSE in materia di relazioni con i Paesi partner e con le altre Organizzazioni Internazionali e Regionali. La Dichiarazione Ministeriale del 20221 dal titolo “Fiducia nella cooperazione globale – la visione dell’OCSE per il prossimo decennio” indica chiaramente che l’allargamento è uno degli strumenti a disposizione dell’Organizzazione per promuovere e diffondere i suoi standard e mantenere la sua influenza globale. La Dichiarazione indica altresì che per salvaguardare il carattere essenziale dell’Organizzazione, i potenziali membri devono condividere i valori e gli standard dell’Organizzazione. Il Consiglio Ministeriale OCSE del 9 e 10 giugno 2022, presieduto dall’Italia, ha adottato le tabelle di marcia per l’adesione all’ OCSE da parte di Brasile, Bulgaria, Croazia, Perù e Romania

A luglio del 2023 l’Indonesia ha presentato la propria domanda di adesione.

 

Key Partners

Dal 2007, l’Organizzazione ha puntato a rafforzare la cooperazione con Brasile, Cina, India, Indonesia e Sudafrica, in seguito designati come “Partner chiave”, riconoscendo la crescente importanza di stabilire un dialogo con un numero selezionato di Paesi in base al loro peso demografico ed economico e alla loro influenza regionale.

Date le loro diverse situazioni, i rispettivi livelli di impegno e il novero di opportunità e sfide specifiche che presentano, l’OCSE continua a impegnarsi con i Partner chiave in modo flessibile, sulla base degli interessi condivisi dei Membri e dei vantaggi reciproci.

Per rafforzare la collaborazione con i Key Partners sono stati anche costituiti, all’interno dell’OCSE, dei Gruppi Informali di Riflessione (IRG) guidati da un Rappresentante Permanente.

Global Partners

Se da un lato la membership dell’OCSE è passata da 24 Paesi nel 1993 agli attuali 38, dall’altro la principale dimensione dell’evoluzione dell’Organizzazione come Global Policy Network, efficace ed inclusivo, si realizza nel crescente coinvolgimento degli Stati non-membri nelle attività dell’Organizzazione attraverso la partecipazione alle riunioni dei Comitati e degli organi sussidiari, l’adesione agli strumenti giuridici e l’attuazione di programmi regionali e di programmi-Paese. Un Paese non membro può partecipare alle riunioni dei Comitati in qualità di Invitato, Partecipante o Associato. La partecipazione ai Global Forum, che è meno restrittiva rispetto a quella ai Comitati, si è dimostrata uno strumento importante per favorire un più intenso coinvolgimento dei Paesi esterni all’OCSE.

Tra i programmi regionali si annoverano quello con i Paesi dell’area MENA (Middle East and North Africa) lanciato nel 2005, l’Eurasia (2008), l’Europa sudorientale (2008),il Sud Est asiatico (2014) e area LAC (America Latina e Caraibi), lanciato nel 2016. Tali programmi sono finanziati con contributi volontari. L’Italia sostiene da diversi anni il Programma MENA.

L’OCSE ha avviato dei Programmi Paese con Kazakhstan, Marocco, Perù e Tailandia e Ucraina.

 

Iniziativa OCSE-MENA

L’Iniziativa OCSE sulla Governance e la Competitività per la regione del Medio Oriente e Nord Africa (MENA) riguarda un’area geografica strategica, prioritaria per la politica estera italiana. Creata su richiesta dei Paesi MENA nel 2005, l’Iniziativa facilita la cooperazione tra l’OCSE e la regione per promuovere politiche per una crescita sostenibile ed inclusiva, riunendo i governi MENA e OCSE, la comunità internazionale, la società civile e il settore privato per affrontare congiuntamente problematiche e priorità di sviluppo regionali, compresa l’integrazione delle donne e dei giovani attraverso il lavoro e la partecipazione alla vita pubblica.

L’iniziativa si compone di due programmi, quello sulla Competitività (di cui sono co-Chair l’UE e la Tunisia) e quello sulla Governance, che l’Italia co-presiede, insieme con la Tunisia, dal 2019, attualmente nella persona del Rappresentante Permanente all’OCSE Amb. Luca Sabbatucci.

Il programma di governance è un partenariato strategico volto alla condivisione di conoscenze e competenze, al fine di diffondere norme e principi di buona governance che sostengano il processo di riforma in corso nella regione MENA. Esso si è storicamente avvalso delle attività del Centro OCSE di Caserta, il cui mandato – inizialmente focalizzato esclusivamente sulla regione MENA – è divenuto globale nel 2022.

Il Programma sulla Competitività si ripropone di contribuire allo sviluppo di economie competitive inclusive e sostenibili nella regione, offrendo supporto alle riforme per mobilizzare gli investimenti, sviluppare il settore privato e l’imprenditoria, quali forze motrici per la crescita inclusiva e l’occupazione, avvalendosi anche della necessaria integrazione di una forza lavoro giovanile e femminile sempre meglio formata.

 

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