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Conferenza “Minerali Critici: Sicurezza e Sostenibilità delle catene di approvvigionamento” organizzata dalla Rappresentanza permanente presso le OO II a Parigi

Conferenza Minerali Critici
Conferenza Minerali Critici

La Rappresentanza Permanente d’Italia presso le OO II ha organizzato la Conferenza “Minerali Critici: Sicurezza e Sostenibilità delle catene di approvvigionamento” con l’obiettivo di presentare agli stakeholders italiani le più recenti ricerche dell’Agenzia Internazionale dell’Energia e dell’OCSE in materia, per l’elaborazione di una strategia nazionale multidimensionale.

Aperto dall’Ambasciatore Sabbatucci, Rappresentante Permanente presso le OO II a Parigi, il dibattito, moderato e facilitato da Stefano Montefiori, corrispondente del Corriere della Sera a Parigi, ha visto la partecipazione di rappresentanti di primo piano di AIE ed OCSE attivi nel settore delle materie prime critiche: Laura Cozzi (Responsabile Modellistica Energia AIE), Julia Nielson (Vice Direttrice, Direzione Commercio e agricoltura OCSE) e Annalisa Primi (Centro Sviluppo OCSE), che hanno esposto i principali esiti delle più recenti analisi OCSE, AIE e del Centro Sviluppo.

La strategia nazionale del nostro Paese è stata illustrata dai delegati del Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica italiano (Maria Grazia Verdura) e dell’ENEA (Claudia Brunori), insieme ad esponenti delle maggiori imprese italiane: Giuseppe Ricci (Presidente Confindustria Energia) e Agostino Re Rebaudengo (Presidente Elettricità Futura).

Fra le più importanti evidenze emerse nel dibattito: i minerali critici sono la chiave di volta della transizione ecologica ed energetica; rame, silicio, litio, cobalto e terre rare sono fondamentali per le nuove tecnologie e infrastrutture di distribuzione. La domanda per questi materiali è in forte ascesa; tuttavia, i rischi geopolitici e i molti restringimenti lungo le catene del valore possono mettere a repentaglio la fornitura di questi elementi, e di conseguenza il percorso verso la neutralità climatica.

Una partnership con il continente africano e i Paesi OCSE sarebbe strategica e potrebbe offrire nuovi spazi di manovra nel delicato commercio delle materie prime: una collaborazione paritaria consentirebbe di sviluppare le risorse del continente, permettendogli di sfruttare il suo potenziale di crescita. Parallelamente, cogliere le opportunità offerte della cooperazione multilaterale e agevolare politiche per il necessario supporto agli investimenti sono condizioni irrinunciabili per la sicurezza della catena di fornitura. Una possibile strategia italiana deve tenere conto, oltre che di questi aspetti, anche delle nuove tecnologie di riuso e di riciclo, di una prospettiva allargata all’economia circolare. Le imprese hanno invitato ad un approccio pragmatico e tempestivo verso questa questione, che avrà irrinunciabili ripercussioni su intere filiere produttive anche nel nostro Paese.

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